cari amici trovo notevoli difficoltà ad issare i calamari dopo averli allamati. vi presento il problema e vediamo cosa ne esce
da un paio di anni pesco i calamari dalla scogliera con il pesce morto alla deriva. premetto che all'inizio provavo a guadinarlo, ma l'operazione è veramente complicata per vari motivi:
- il calamaro tira a marcia indietro ed è molto piu difficile farlo entrare nel guadino.
- non puoi lentare la presa in quanto il calamaro non è allamato ad un bel beck con tanto di ardiglione, anzi molte volte è solamente allipato al pesce esca.
- da soli e più difficile tenere guadino con una mano e canna+calamaro con l'altra
- vuoi o non vuoi la scogliera è alta (quindi guadino con manico lungo) e scomoda.
alla luce dei problemi riscontrati con relativa perdita della preda, decisi di lasciar perdere il guadino e tirare di peso il calamaro, così iniziai a prendere i primi calamari.
dopo parecchie pescate posso affermare che nel 50% dei casi il calamaro lo tiro fuori
e nel restante 50% lo perdo
in quanto molla la presa oppure si slama (a dir il vero quando molla la presa ancora non è scannaliato, quindi basta buttare nuovamente l'esca e lui ti darà un'altra chance).
qualcuno di voi penserà che il 50% di prede perse è troppo!!! verissimo, ma siccome con il 50% di quelli catturati ne ho preso parecchi grossi
ho accettato il compromesso...fino a ieri sera...
ebbene si, ieri sera dopo 15 minuti di panico un grosso calamaro (non voglio dire il peso stimato per evitare che qualcuno mi dica buffone) a circa 4 metri da me a deciso di dare l'enessima soffiata ed ha riguadagnato il fondo ancor prima di pormi il problema di come lo dovevo uscire
.
alla luce di questa avventura vorrei cambiare la tecnica di come issare i suddetti calamari, già ci sto pensando, qualcuno di voi potrebbe avere qualche consiglio???
scusate la lunghezza del messaggio, mi sono fatto prendere dal racconto...con stima Piero