Grazie tante Stefanuccio 95, finalmente una risposta. So che già c'è scritto abbastanza sul forum e con la funzione "cerca" posso avere diverse risposte riguardo l'argomento, ma parlando si scoprono sempre diverse cose. In questi giorni c'è stato mare mosso. Tu hai visto pescare calamari di presenza? O erano stati presi proprio dentro i porticcioli o vicino ai moli dove il mare arriva meno impetuoso? Il mare di questi giorni, da ciò che ho letto più volte e da ciò che mi hai confermato, non era un mare da seppie o calamari. L'altro giorno ho chiesto ad alcuni pescatori che pescavano da un moletto presso Isola delle femmine e mi hanno consigliato di provare quando c'è molto più freddo (febbraio). Ma un pescatore tende a non dirti mai la verità
, o almeno te la dice in parte. Sempre su internet leggevo che il periodo giusto è appunto questo...autunno-inverno inoltrato. Sapevo che le seppie cacciano a vista e pertanto il mare deve essere limpido e calmo e dovresti avere più possibilità con il giorno. Per i calamari non ho trovato consigli simili, sembra che è più proficuo l'imbrunire e la notte (anche se si sente parlare di catture di giorno e su youtube c'è un video dove, in adriatico, li pescano in pieno giorno dalla riva, ma perfino gli autori del video sembrano stranizzati da questa circostanza). Sempre secondo quanto letto la seppia dovrebbe prediligere la sabbia, magari con un po' di misto, i calamari più i fondali con scogli, no? Per quanto concerne la pulizia dell'acqua io cerco sempre di pescare dove c'è mare limpido. La pesca ai calamari dai porti è solo una cosa che sto provando a praticare da poco. Diciamo che i porti non mi ispirano pulizia. Calamari dai moli sembra essere un po' un controsenso. Di solito in questi posti c'è mare sporco e un sacco di detriti. Ma, secondo quanto letto, sono proprio i porti gli spot più proficui. Proverò. Ai cappotti ci sono abituato
! Se sai qualcosa in più fammi sapere. Grazie ancora, ciao!
[Modificato da Gianlucamare 14/11/2014 06:59]
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.