Sì lowcost, ormai fa buio prima. Giorno 17 mi sono recato, di sera, al porticciolo di Isola delle femmine, ho fatto qualche lancio. Si arrocca facilmente lì, almeno dal punto in cui ho provato io (una sorta di banchina fra lo spiazzale difronte l'isola e il porto vero e proprio). Ovviamente prima ho sondato con un artificiale scadente che, nonostante gli arrocchi, ho recuperato sempre. Ma, nonostante sappia che è facile perdere attrezzatura in quello specchio d'acqua, ho voluto provare anche con un artificiale di qualità un po'superiore (consigliatomi sempre dallo stesso ragazzo di cui vi ho già parlato) che ho preso al primo lancio
. In compenso avevo recuperato un piombo temolino
con un po' di filo rimasto attaccato all'artificiale qualche giorno prima che mi sembrava essere il mio primo calamaro
, per pesantezza nel recupero ah ah ah!. Dei calamari o delle seppie neanche l'ombra. Scoraggiato, anche per la perdita dell'artificiale, me ne sono andato dopo un oretta (avrei dovuto insistere di più?). Hai scritto in una risposta: "acqua FEMISSIMA"...evidentemente la parola in maiuscolo era un sottolineare una cosa essenziale. L'acqua era un po' mossa. Probabilmente è stato anche per questo. Riproverò. Il fatto è che, forse perché non era fine settimana, non ho visto mai nessuno pescare di sera in quella zona (è più facile vedere qualcuno di sabato o domenica), tranne qualche rara volta e troppo distane da me. E' difficile vedere con i propri occhi qualcosa, come ha fatto Stefanccio95. L'acqua deve essere una tavola, ho capito. Ritornerò...e osserverò meglio le condizioni del mare prima di buttare l'esca. E poi non fa ancora tanto freddo, un'altra condizione essenziale a quanto pare. Grazie ancora a tutti per le risposte e per le future risposte.
[Modificato da Gianlucamare 19/11/2014 15:36]
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.