Mario984, 10/05/2015 17:49:
Da quanto leggevo nei diversi forum mi è parso di capire che adesso è il periodo di orate non molto grandi, ma che superano anche il mezzo chilo e di mormore.E questo tipo di pesce si prende su fondali sabbiosi e a surfcasting, se non ho letto male.Mentre per i saraghi dicono che in questo periodo sono piccolissimi, quindi sicuramente come quelli che ho pescato io.Quindi a questo punto opterei per divertirmi a surfcasting e provare a prendere qualche bel pesce, piuttosto che prendere sempre pescetti piccolissimi con la bombarda.
Infatti, Mario. Come ti ha scritto Kingfish, ogni spot ha le sue regole (io ho visto mormore sotto la riva, anche di taglia, e le sto provando tutte per prenderne una "grossa" e non piccole come da me allamate e sempre rilasciate). Le mormore le puoi prendere con varie esche ma quella che dà più risultati è l'arenicola, come ti diceva Kingfish, montata su ami non troppo grandi, vuoi per il verme sottile (che si innesca con apposito ago, e in questo caso ti consiglio di vedere i vari suggerimenti che trovi in internet sull'innesco, ad es. innescare il verme dalla testa, se no, se cominci dalla coda si spezzetta tutto, oppure "panarlo" nella sabbia, meglio ancora nella polenta che assorbe meglio, prima dell'innesco perché è viscido e tende a scivolare tra le dita), vuoi per il fatto che le mormore hanno l'apparato boccale facilmente perforabile e non necessitano di chissà quale tipo di ami. Il periodo del giorno migliore per insidiare la mormora sembra sia la notte, dal tramonto all'alba.
Per l'orata (non ne ho mai prese
ed è diventata la mia fissa ultimamente) dicono che è meglio il mare in scaduta avanzata o calmo (il surfcasting è diverso, devono esserci onde, e lì puoi prendere ad. es. grossi saraghi, anche se l'eccezione non manca mai.). L'orata predilige il caldo per questo è più facile trovare più orate con l'arrivo delle temperature miti piuttosto che d' inverno (il freddo tende a regalare raramente orate, solitamente di taglia grossa). Lì devi usare ami più grossi, i beack (io uso i numero 6, i 4 ecc.), magari "storti" (garantiscono una maggiore scurezza nell'allamare il pesce), forgiati (sono più resistenti per la forza delle orate) e con la tipica punta rientrante perché l'orata non deve sentire la punta e insospettirsi (tende spesso a mettere l'esca in bocca e sputarla, per poi riprenderla di nuovo...è molto sospettosa). Come esche, il bibi, sempre innescato con ago (prima inneschi il verme sul bracciolo e lo fai scivolare sul'amo e poi leghi il bracciolo alla girella; il bibi è un verme che va innescato ad arte altrimenti si svuota del liquido), cozze, cannolicchio ecc.
P.s. Attento sempre a maneggiare alcuni pesci. Qualche tempo fa scrissi, se mai mi capitasse di allamare un pesce davvero grosso, che non so come mi comporterei in merito, preso dall'adrenalina e dall'euforia rischierei di fare qualche cretinata. L'orata non è un pesce aggressivo (alcuni tendono a mordere, ad es. le murene, maneggiate incoscientemente) ma fa parte dei cosiddetti grufolatori, cioè pesci che "frugano" con il muso sotto la sabbia il cibo e lo possono anche staccare dagli scogli in ambiente misto. Hanno denti robustissimi che servono a ridurre in poltiglia anche le cose più dure (conchiglie). Se prendi un'orata non metterle mai il dito in bocca ad es. per slamarla.
Ci sono poi alcuni pesci velenosi. Uno fra questi è la tracina (se non la conosci guarda qualche foto, è inconfondibile). Ha una pinna dorsale velenosa,
di colore scuro e due sorta di spine vicino le branchie (queste sono spesso sconosciute o sottovalutate rispetto alla pinna dorsale), ecco l'esatta posizione in cui si trovano la pinna e le due spine:
www.pescacountry.altervista.org/img/pesci/tracina2ml2.jpg
Le tracine grosse, con più veleno, possono fare danno (anche morte, seppure rara, per shock anafilattico).Quando ero ragazzino ne slamai una a mani nude (fortuna che era piccola e mi gonfiò un bel po' un dito), non ero esperto (anche perché in famiglia da me non sono mai stati pescatori e nessuno mi ha mai insegnato nulla sulla pesca. Recentemente ho scoperto, chiacchierando con mio padre, che mio nonno paterno, che ormai non c'è più da molto tempo, amava pescare da giovane sotto riva, con la tremolina, che ai tempi si trovava a bizzeffe poco sotto la sabbia (bastava scavare a mani nude), a Romagnolo...c'erano pure i cavallucci marini (mio padre li ammirava con la maschera aggrappati alla posidonia ...incredibile...oggi, forse, lì puoi allamare qualche beddu surciu, e sai comu tiranu!
ah ah ah!). Non me ne vogliano gli utenti della zona Romagnolo, la mia è una battuta
; purtroppo, oggi, la situazione dei mari è peggiorata tantissimo un po' dappertutto rispetto ad alcuni decenni fa.
[Modificato da Gianlucamare 11/05/2015 08:14]
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.