Ciao pidici75. L'estate scorsa, parlando con un ragazzino con la passione per la pesca, ho sentito quasi un racconto fotocopia. Pesca spesso dalla spiaggia di Lascari (sabbia con zone di misto, mare quasi subito profondo). Lui usa quasi sempre bigattino come esca e ami comunque piccoli. Mi raccontò di avere visto la canna flettersi in modo anomalo, poi che gli sembrava di avere arroccato, poi della frizione che cominciava a girar impazzita dello svuotamento quasi totale del filo in bobina (non usa attrezzi particolarmente pregiati ma roba di pochi euro). Mi raccontò, racconto confermatomi anche dai suoi genitori in un'altra occasione, di essere riuscito a portare a riva una ricciola di 500 gr. che tirava come un trattore. Ho letto poi che anche il carango mediterraneo, se di taglia, si comporta in modo simile (ma non so se abbocca al bigattino). Sempre secondo quanto letto nella tua zona (Messina) ci sono caranghi di una certa taglia e potresti averne allamato uno nello spot in cui pescavi. Ma, secondo quanto raccontatomi da quel ragazzino (un racconto, come ti dicevo, quasi fotocopia al tuo), per me era molto probabilmente una ricciola, ovviamente di taglia superiore. Io non ho mai avuto esperienza con questo pesce. Con i caranghi sì, sempre in zona Lascari, però piccoli, combattivi soprattutto alla fine, vicino al bagnasciuga, ma che non tirano sicuramente come i grandi e non fanno di certo flettere la canna e girare a mille la frizione. Tutto è possibile, anche che tu abbia allamato un piccolo pesce e non te ne sei accorto (ma dubito, se facevi sempre trainetta) ed è poi passato il grosso predatore (amia, serra ecc.) pochi istanti dopo e abbia ingoiato il tutto. Ma, ripeto, sono molto più propenso a pensare che era una ricciola, almeno basandomi sul racconto che ti ho descritto.
[Modificato da Gianlucamare 29/07/2015 06:25]
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.