Ciao gaiden. Io le mormore le ho prese spesso di sera-notte, anche se non sono mancate catture anche di giorno, e solo dalle spiagge (a Lascari, vicino Palermo, il più delle volte). Sono di Palermo e non conosco benela zona di cui parli. La prima cosa che dovresti chiederti, e che dal post non riesco a dedurre, è se effettivamente nella zona in cui peschi vi siano mormore. A me è capitato di vedere piccole chiazze di sabbia in zone di scogli (pratico ptevalentemente rock fishing) dove c'era effettivamente qualche rara mormora ma, per esperienza personale e per i migliaia di resoconti letti, questo pesce si trova prevalentemente presso grandi spiagge. Il fatto che tu abbia preso saraghi nel luogo in cui peschi ciò mi fa pensare che butti gli ami quantomeno in una zona di misto. Prova a pescare in zone in cui ci sono ampie distese di sabbia, sempre con arenicola (dicono essere l'esca preferita dalla mormora). Per i pesci piccoli, purtroppo, non c'è da fare molto. Se in quella zona è presente minutaglia e se, come sospetto un po', peschi in una zona di misto o, peggio, scogli, con gli anellidi e con ami di quelle dimensioni è difficile far rimanere l'esca integra e beccare il pesce grosso. Dovresti provare con altre esche e magari montare ami più grandi. Anche io, come te, con l'arenicola in alcuni spot non ho preso nulla (la mormora più grande che ho preso è caduta su un bel coreano innescato intero). Vi sono spot dove alcune esche funzionano meglio di altre più scontate. Cerca di sondare anche le varie distanze. Con la maschera ho visto grosse mormore anche nell'immediato sottoriva. Prova e riprova, vedrai che le prenderai e soprattutto cerca di carpire qualche informazione da qualche pescatore che magari ti consiglierà come prenderle, sempre se ci sono.
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.