Ciao a tutti ragazzi, dopo qualche anno di assenza di mare e di pesca ho trovato un piccolo spazio di tempo per andare a pescare e come voi sapete sempre di notte. la mia assenza dalla pesca mi ha comportato qualche problema logistico nel senso che la mia attrezzatura era disposta negli angoli più remoti di casa mia e ricomporre il tutto non è stato facile. Ho perso un bel po' di tempo a ricomporre tutto ma la voglia di sentire il profumo del mare e il suono delle onde che si infrangono sulla battigia è stato un bel scossone. Pianificando le esche da portare mi sono equipaggiato a dovere. La spinta è venuta anche da mio figlio, ma andiamo al dunque ...Si carica tutto nella macchina e ci si avvia sul luogo prescelto...l'adrenalina sale... si arriva sul posto e si inizia a scaricare tutto ....si montano le canno per un totale di 5 (siamo due persone), nelle prime due ho messo come esca totani di circa 5/6 cm (meravigliosi) legati con il filo elastico, nell'altra innesco di striscia di seppia sempre legata con il filo elastico... le canne sono una Antares da 160gr (schimano) e una Futura da 190gr (Italcanna)ci si mette subito in pesca... e nel frattempo si preparano le altre canne con un ground inferiore innescando Arenicola, muriddu ...volevamo vedere in faccia spigole e mormore. Il tempo incomincia a scorrere e dopo qualche ora non si sente niente... le condizioni del mare sembrano ottimali e siamo ottimisti...nel frattempo incomincia a fare buio... si montano gli starlight e si aspetta .... ma le canne sono silenziose e non vogliono cantare. Il tempo passa ma la musica non cambia , così si decide verso le ore 21 di accendere il carbone e mettere su la griglia a riscaldare per ospitare un po' di salsiccia che non voleva più aspettare e non voleva più aspettare neanche il suo compagno vino che voleva sposarsi al più presto con il suo amico pane. Completata la cerimonia culinaria si ritorna ad attenzionare le canne , si rinnovano le esche ma la situazione non cambia mentre le ore passano ed il freddo con l'umidità aumenta così come aumenta il mare che si agita sempre più. Non si sentono neanche delle tocche niente di niente sembrava che le lenze erano dentro la vasca da bagno. Si decide di riposarci e guardare le canne da dentro i sacchi a pelo che in mattinata troviamo tutti bagnati dalla condensa. La situazione non cambia fino a mattina , quando decidiamo di smontare e prepararci per il rientro. Una nottata bianca ... ma molto bianca... Anche se non abbiamo pescato niente siamo rientrati a casa contenti lo stesso perché tutto sommato mi sono rilassato riassaporando il piacere della pesca e soprattutto perché sono stato in compagnia di mio figlio. Questo è il moto ondoso prima di andarcene. Alla prossima