MEMORABILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ce aggettivo piu indicato per definire la “MAIO SHARK MISSION 2009”.
Come lo scorso anno non si era partiti nel migliore dei modi,eravamo convinti,dopo lo studio dell’anno precedente,fatto con gli amici siculi(a proposito,e stata una vacanza stupenda si, ma Angelino Liliana Nunzio e infine ultimo ma non ultimo il mio fratellone Salvo siete spesso entrati nei nostri discorsi e nei nostri pensieri,in parole povere ci siete mancati assai,spero ci si possa ritrovare in un ennesima mission insieme)di andare quasi a colpo sicuro,ma non avevamo calcolato la variante impazzita,almeno per un isola che haimè soffre di siccità stante la quasi totale assenza di precipitazioni piovose,vale a dire la pioggia.al nostro arrivo troviamo la salina che sta davanti alla villa dello scorso anno completamente allagata,e stiamo parlando di un lago salmastro piu o meno con quattro lati di mille metri,qualcosa di inverosimile per chi da sempre lo aveva visto come una distesa bianca di sale,ma questo sarebbe nulla,il grosso problema che ci si presenta da subito sono le piste sterrate del nord dell isola,in parte sommerse,e per la restante parte comunque rese comunque inaccessibili in quanto fangose.testardo come sono non mi faccio scoraggiare dai pareri della gente del posto,e dopo una prima serata di tutto relax sul pontile dove attacchiamo 4 squalotti sui 10 kg che pescati con l exploit 3/6 e 50 in bobina mi divertono non poco(ma non sono certo loro lo scopo del viaggio) gia dal secondo giorno dirigo la prua del pick up verso nord.come volevasi dimostrare troviamo le piste dell anno precedente completamente infangate e impraticabili,ma nonostante tutto provo ad arrivare a praia santana e a praia real con il risultato di impantanarmi con il fuoristrada.mille imprecazioni ma rimboccandoci le maniche io e marco riusciamo a tirare fuori la macchina dal pantano e mogi mogi ripieghiamo sulla spiaggia di barreiro.ma anche qui la situazione non e migliore e la parte di salina che l anno prima percorrevo senza problemi e un pantano unico,e questa volta nonostante gli sforzi non se ne esce..amen,chiudiamo la macchina e via una bella scarpinata tra sassi e capre fino al paese piu vicino,barreiro dove troviamo un passaggio,e da li a vila do maio ,dove grazie alla collaborazione di Leo(il ragazzo italiano presso il quale affittiamo la casa,ma non solo,grazie a lui troviamo la macchina in aeroporto,e chicca delle chicche quest anno ancora prima di arrivare all appartamento ci procura le chicharre,sorta di sugarelli,da usare come esca…..come sempre splendido Leo mujto obrigado)contattiamo un imprenditore edile,che il giorno successivo verra a tirarci fuori con un mezzo idoneo.ovvio salta la pesca,e io sclerando inizio ad informarmi sui mezzi alternativi per raggiungere il nord,penso ad un quad ma non trascuro neanche l ipotesi mulo,non sto scherzando,l idea di aver fatto 6000 km e non poter pescare sulle spiagge studiate l anno precende mi stava facendo svalvolare,lo so mi prenderete per matto,fatto sta che mi informo davvero per il noleggio di un asino,anche se come vedremo in seguito non servirà.recuperata la macchina il giorno successivo si va a lagoa,una spiaggia non male,anche se sta alle altre dell isola un po come multedo sta a paraggi (nuin te incazza maurì J )ma lagoa,il nome intendo, doveva farcelo capire prima……essa e collocata alla foce di una ribeira,una sorta di torrente,che crea per l appunto una laguna e all imbrunire veniamo attaccati da nugoli di moschitos e zanzare……risultato della serata un po di pesce bianco,tra cui una splendida bica che onoreremo in cucina il giorno successivo cotta al forno in crosta di patate,e della quale vi riferirò in cucina al piu presto insieme ad altre ricettine niente male,alcuni saraghi e una marea di squaletti,che insieme alle zanzare verso mezzanotte ci fa desistere.ma non e finita qui,dopo poche centinaia di metri ci accorgiamo di avere la ruota anteriore dx bucata,imprecazioni a go go e come se non bastasse mancano anche una parte di attrezzi per cambiarla.con mille sotterfugi che neanche il miglior mcgyver,riusciamo a cambiarla,e alla fine con le ossa rotte e il morale a terra si arriva casa.il giorno dopo,senza ascoltare tutti i pareri che ci sconsigliavano dal farlo, si parte di buon mattino per riprovare a raggiungere le spiagge del nord,e quando ormai non ci credevamo quasi piu ,dopo aver percorso quasi 200 km di piste sterrate e dune di sabbia(su un isola lunga 24 km e larga 16 sono davvero tanti)alla fine come un miraggio ci appare punta branca,dalla quale raggiungere praia real e uno scherzo da ragazzi.felici come due bambini ci lasciamo andare a urla di gioia,ma dopo 6 ore di macchina siamo distrutti e decidiamo di andare a riposare le ossa,non prima di aver fissato sul gps la pista per il giorno successivo.e stato un inizio,come vi ho anticipato difficile,ma dal 5into giorno in poi e rock n’roll puro,senza soluzione di continuita sulle spiagge del nord si attaccano nutrice over 50,ma non mancano anche quelli che sfiorano il quintale,e uno il primo in assoluto per altro,lo stimiamo ben oltre il quintale.una sera dopo neanche 4 ore di pesca,e 10 maiali tirati a riva,5 a secco gli altri slamati durante il combattimento,smontiamo tutto,siamo distrutti e senza forze,a santana esce pure un bel pinna nera sui 40 kg e tra un nutricione,mille squaletti,un po di pesce bianco,che per inciso cerchiamo solo quel tanto che ci e necessario per poterlo innescare,tra cui un bellissimo e qui rarissimo bonefish,e un jack crevalle a spinning presi da marco,si arriva all ultimo giorno.a essere pignoli,mancherebbe ancora un dentone,che era un po l’obbiettivo del viaggio,per dentone intendo uno squalo con i denti e non un pacioso nutrice,ma in realtà siamo gia felicissimi cosi,abbiamo perso il conto dei maiali over 50,e dopo l inizio “drammatico”non e poco,ma per l ultimo giorno pur senza l’assillo dei primissimi giorni si va bei carichi a barreiro,che vista l esposizione a sud ovest,e il perenne,o quasi soffiare del vento da nord est,ci permettera di pescare a ballon,tecnica con la quale si puo mandare l impianto pescante a distanze sennò irraggiungibili.siamo in spiaggia di buon mattino,e via a fare il vivo,e subito arrivano belle lecce stella e bonitos e preparate le canne da pesante siamo in pesca.verso le 14.00 ,mentre eravamo ormai stravaccati a prendere il sole,ecco lo stridere del cicalino del penn 9500 ss,canna piegata a 90 gradi ma non riesco neanche a sfilarla dal picchetto che …..phemmmmm spacca tutto,ma la cosa ci ridesta,e siamo di nuovo,io e marco presi dalla pesca.si riprepara l impianto pescante,e si riprelava dalla clinica mobile(cosi abbiamo ribattezzato il secchio del vivo con ossigenatore J )una bella leccia stella sui 500 gr e via a sfruttare il vento per riportarla in pesca.passa un'altra mezz ora e stessa scena di prima,questa volta riesco a sfilare la canna dal picchetto,provo con il palmo a rallentare un po la bobina che inesorabilmente si svuota,ma anche stavolta niente da fare,quando allarmato dal poco filo che mi rimane,provo a strngere un pochino…..phemmmmmm il nostro spacca di nuovo tutto c suiiii L
Ma non demordo,dopo alcuni smadonnamenti di rito,rimonto tutto,prelevo dalla clinica mobile un'altra leccia stella,e via in pesca.passa una buona oretta,ormai si pensa al rientro a casa,a preparare i bagagli,i due stricke andati a vuoto sono probabilmente la parola fine al viaggio quando ad un certo punto i palloni iniziano una danza frenetica(pora leccia stella L )per poi successivamente sparire,e pochi istanti dopo ecco LUI il dentone che si manifesta con un salto fuori dall acqua degno di un marlin,marco che non ha visto le dimensioni ma solo lo splash,pensa ad una lampuga,ma io l ho visto,non puo esserlo,lo stimo oltre i 2 metri,non sono sicuro sia squalo,ma non credo una lampuga,se non un esemplare da record assoluto.subito dopo si inabissa e inizia a sfilare filo a piu non posso,la frizione e tarata il piu duro possibile,in modo da non regalargli nulla,ma da cercare di evitare un ennesimo phemmmmmm,e dopo una cinquantina di metri si arresta,senza stringere ulteriormente,ma lavorando con il palmo provo pompandolo,a recuperare qualcosa,e piano piano qualche giro di filo lo recupero,anche se quando decide di andare non ci sono cazzi…..si ripiglia tutto con gli interessi.non so quantificare di preciso il tempo,ma dopo una ventina di minuti di tira e molla,inizia cedere,e seppur ad almeno mezzo km di distanza dal picchetto,cell ho a portata di mano,lo intravedo nella risacca,e con la collaborazione indispensabile di marco che va giu con i guanti eccolo a secco.e maestoso,sono davvero emozionato come non mai,il mio piu grosso dentone, memore dell incidente di angelino lo scorso anno,non mi azzardo a slamarlo,e dopo alcune foto a distanza di sicurezza ci apprestiamo a rilasciarlo,ma haimè il combattimento lo ha provato parecchio,e perde sangue dalle branchie,lo mettiamo con la testa verso l acqua ma non si riprende,e a quel punto decidiamo di portarlo in paese,dove dopo la salatura e l essiccazione verra onorato a tavola.
Sperando di non avervi annoiato con tutta sta pappardella,aggiungo un po di foto,così anche chi non avrà voglia di leggersi il report,potrà godere,almeno in parte,di quelle splendide emozioni che maio sa regalare
Si riparte da qui
e si prosegue con il feticcio of my brother salvoD
la siccitosa maio
chi bene inizia…….
piscina spettacolo……
ed ora via con la pesca i pesci i paesaggi e perche no la buona tavola e il buon bere……
via col lisssiooo
lo scerz cazzuto spezza le reni all aragosta con pinze rapala
spezzatino di tonno marinato con vino rosso e patate….da urloooo
carpaccio di tonno(e qui pensavo a faustino )
fix & rot….filosofie a confronto
e in mezzo a tanto pesce…..spunta pure la carne degli DEI il peyote :woot: :woot: :woot: :woot:
lo studio delle tavole di marea al cacatore
marco e leo al bar dell aeroporto di maio in attesa del volo per praia….prime due ore di ritardo…
