lowcost, 07/12/2009 20.09:
Da tempo un quesito mi arrovella senza trovare una vera soluzione semplice ed efficace:
Come pescare le seppie con il pesce vero e il "lontro" con coroncina di aghi o con ami ed evitare i ricorrenti arrocchi senza perdere punti sulle probabilità di catture?
Ad oggi il metodo più sicuro é mettere il pesce senza gli aghi o gli ami, ma questo richiede un abilità con l'ancoretta ed il recupero lento che specie se da solo non mi risulta affatto semplice.
Al momento sto pescando praticamante all'inglese ( non mi pigliate per pazzo). In pratica sondo il fondo, alzo 10-20 cm e metto il pesce a raso fondo. Le catture purtroppo pero' diminuiscono se si sta fermi (niente trainetta) o gli arrocchi aumentano se si traina perchè il fondale varia anche di parecchio. Preciso che si tratta di pesca da porto quindi si va da 5 a 7 metri di fondale.
Secondo voi a che altezza dal fondale attacca la seppia? Ossia a che distanza si deve trovare una preda da una seppia posata sul fondo perché quest'ultima possa e voglia raggiungerla?
Ad occhio io mi sono risposto pochi centimetri forse al più qualche decina non di più.
Quindi come fare a mantenere la preda (vera ma morta) in movimento a questa quota?
Pensa che ti ripensa mi sono inventato un qualcosa che non ancora sperimentato. Al momento la montatura funziona se non fosse per i seguenti difetti:
- si é vincolati ad una distanza dalla banchina che per poter sondare con precisione non puo' essere grande
- si é vincolati a non muovere troppo il pesce nell'intorno della zona sondata
- se la seppia é in caccia sta ferma nascosta aspettando che la preda gli passi vicino, avere un margine di sicurezza ampio automaticamnete distanzia la preda dal predatore
E' inoltre indubbio che se si arrocca con gli aghi si perde al 99% tutto , quindi gli aghi a terra non ci devono arrivare .
L'idea é quello di applicare all'anello superiore che tiene il pesce uno spezzone di filo di circa 30cm con un piombino a perdere di misura tale da fare affondare il galleggiante. Al momento uso un 4 + 2 come galleggiante che riesce a tenere su il pesce con gli aghi, mettendo un piombino d 4 grammi questo dovrebbe tiratre giù il galleggiante fino a posarsi sul fondo, a questo punto il galleggiante dovrebbe impedire che il pesce affondi ulteriormente mantenendo gli aghi a circa 15 cm dal fondo, se però il tutto dovesse avvicinarsi troppo perché la profondità diminuisce al di sotto di quella sondata o prevista il galleggiante emergerebbe segnalando che siamo al limite e che é meglio una ritirata veloce.
Visto che il pesce fa da piombo ed il peso del piombino é trascurabile si dovrebbe poter usare un filo per il collegamento del piombo di diametro irrisorio rispetto alla lenza madre, li per li pensavo uno 0.15 con una madre del 0.25. Casomai si arrocca si forza perdendo un piccolo piombo del costo abbordabile.
Che ne pensate? Potrebbe funzionare? Si potrebbe alzare un tantino di più l'esca per mettersi al sicuro da funi e mondezza varia deposta sul fondo in maniera irregolare?
A voi
Gio'
cmq anche l'idea dell'inglese nn è da sottovalutare... spesso pescando a spigole con la sardella viva mi capitava di tirar su qualche seppiolina che poi si slamava in superficie... anche sollevando una metrata dal fondo... anche se i predatori usano l'effetto sorpresa quando vedono che il pesce è in difficoltà si fiondano a inseguirlo... prima che possano farlo alttri!!!