Io, ripeto, la penso fondamentalmente come Antonio.
Però, lo risottolineo, non si può trascurare una cosa importantissima : che cioè la nicotina crea una dipendenza.
Il meccanismo di questa dipendenza, come tutte le altre dipendenze, è difficilmente controllabile dalla volontà, proprio perchè vengono interessati in maniera "automatica" centri nervosi che producono sensazioni di piacere e di benessere alle quali non si sa rinunciare se non andando incontro a vere e proprie sindromi da astinenza.
Io credo che una persona che voglia smettere deve saper trovare in se stesso, oltre che la generica volontà, qualcosa di più profondo, quale può essere ad esempio l'interesse per la propria salute e i suoi riflessi nell'ambito familiare.
Insomma deve raggiungere la convinzione che, più del piacere di una sigaretta, è essenziale l'amore per se stesso e per i propri cari, visto e considerato che il fumo, oltre che dipendenza, procura un danno assolutamente irreversibile ai polmoni che prima o poi si paga.
Piuttosto, trovo un pò strano che come terapia venga propinata una sigaretta elettronica :