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Club Azzurro 2011

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2011 12:17
11/07/2011 12:27
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Post: 426
Registrato il: 23/05/2006
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il sogno diventa tragedia
Ciao ragazzacci, approfitto di una mezz’oretta libera per raccontarvi di questo mio primo club azzurro…
In compagnia del Mitico Marco, partiamo da Catania Domenica ad ora di pranzo; arrivati a Palermo ci ritroviamo insieme a Ciccio Brundo e Tonino Zagarini pronti per imbarcarci.
La traversata è un po’ una tragedia, trascorriamo le prime ore a cazzeggiare a destra e manca, approfittando di una temperatura molto piacevole e di una simpatica compagnia.
Una volta andati a letto, succede però l’inaspettato: la nave inizia ad ondeggiare intensamente, e dormire è impossibile; Marco inizia a far viaggi verso il bagno, lanciando un ciclo di produzione per una speciale pastura da utilizzare in gara.
Finita la tragedia ci si rimette in macchina, si arriva a Massa, e vedendo l’albergo ci si rende conto del fatto che la permanenza non sarà poi così confortevole.
Il lunedì sera scendiamo in spiaggia a carrara, e gasatissimi iniziamo a pescare; l’entusiasmo già dopo qualche minuto inizia a calare, visto che le schiumate presenti fino a 50-60mt non ci regalano neanche una leccetta.
A giorno esce qualche tracinetta, all’imbrunire un’orata, e di sera un ombrina ed una mormora…..il che non è molto incoraggiante; finiamo di pescare alle due circa, e quando Marco morto di sonno vorrebbe tornare in camera, io apro la canna da ground ed inizio ad allenarmi in attesa della prova di lancio.
La situazione è molto critica, infatti non sono mai centrale e faccio un sacco di errori; all’ennesima minaccia di quel cadavere del mio compagno, decido di smontare e si va a nanna.
L’indomani di nuovo a pesca, da un lato la tensione sale, ma dall’altro l’idea di poter pescare una settimana di seguito mi rende felicissimo.
Stavolta il campo da provare è quello di massa, partiamo subito a leccette, ma nulla, poi cerchiamo i sugarelli, ma gli stessi risultano essere assenti al nostro appello, poi si ripiega verso la pesca di fondo, e facciamo 2 orate ed uno sparlo con 4 canne …… non si prevede nulla di buono per l’indomani.
Il mattino seguente tra accreditamento cazzi e mazzi vola in fretta, e così si vola in federazione per i sorteggi; prese le esche partiamo in fretta verso massa, e qui iniziano i problemi: il campo è stato spostato, quindi mi tocca fare 10 postazioni a piedi; monto la postazione tra ombrelloni, una doccia, ma soprattutto quei rompi cazzi dei bagnini che devono setacciare la spiaggia.
Do uno sguardo a destra e sinistra e le mie gambe iniziano a tremare; l’inquietudine cerca di prendere il sopravvento, ma la voglia di divertirmi e vivere questa esperienza con molta serenità glielo impediscono.
Si parte alla ricerca delle leccette, dopo qualche lancio ho una tocca e voilà leccia da 17; convinto di averle trovate accelero i ritmi, ma nulla da fare; all’imbrunire arrivano dei sugarellini sottomisura, poco dopo trovo il modo di beccarne 3 buoni.
Poco prima della fine, un po’ per disperazione, ed un po’ per il bisogno di scaricare tiro due mine, una delle quali, proprio sul preavviso di fine gara mi regala una mormora da 22.
Vado alla pesa convinto di essere quarto o quinto, invece la leccetta mi fa guadagnare qualche posizione; chiudo con un 2 ad 8 punti dal mitico dj ed anche se resta un pizzico di amaro in bocca sono più o meno soddisfatto.
La seconda prova si disputa a carrara, campo che per me risulterà un fallimento totale.
Al primo lancio faccio una leccetta, idem per i due concorrenti al mio fianco; velocizzo la mia azione di pesca, ma anche stavolta sembrano sparite …. eccheccazzzzzzz …. Da un lato mi demoralizzo, ma dall’altro, il pensiero di essere uno dei pochi ad aver catturato il pesce più ambito di questa competizione mi rende entusiasta.
La mia gioia dura appena qualche minuto, giusto il tempo che Pasquale Spinelli, mi sfila 5 lecce tra cui una da 35; chi più e chi meno le prendono un po’ tutti, ed io resto a guardare invaso da migliaia di complessi…..mmmmaaaaaahhhhh
Cala il sole e con lui quel po’ di speranza di ottenere un piazzamento discreto; trovo un po’ di vita sugli 80 metri e metto nel secchio qualche sugarello buono; infine chiudo con una mormora da 21.
Arrivo alla pesa col cuore in pace, ed un 7 si trasforma in 6 per lo spiacevolissimo inconveniente accaduto a Riccardo.
Siamo arrivati al venerdì mattina, il giorno della verità…..o quasi …. Per come la penso io, un cappotto a pesca può essere giustificato a chiunque, visto che se il mare dice “no” non si discute, ma fagliare nel lancio è diverso, il lancio dipende in toto dall’allenamento; onde e per cui, questa è l’unica prova in cui più penalità prendo e più posso avercela con me stesso.
Al primo lancio sono una corda di violino, miro, vado in rotazione, chiudo e sento qualcosa di strano: spira nell’apicale ed il piombo cade a 100mt.
Guardo le misure degli altri e capisco di dover dare del mio meglio per poter raggiungere un risultato discreto; un classico lancio appoggiato , tanto per metterlo dentro mi farebbe prendere 7 se non 8 penalità, per cui penso: “o la va o la spacca”.
Carico la seconda botta ed arrivo a 164 metri, mentre alla terza, già più sereno ne tiro 170; prendo 4 penalità a 50 cm dal 15°, il solito amaro in bocca persiste ma va bene così.
Sono cosciente di non aver fatto grandi cose, ma più o meno su tre prove riesco a sopravvivere.
La sera si va a massa, il mare è abbastanza mosso; scovo una buchetta di fronte al concorrente sulla mia destra e decido di giocarmi il tutto per tutto la dentro.
Ci trovo un’ombrinetta che mi fa condurre il settore fino a dieci minuti dalla fine, quando una spigola da trenta mi taglia le gambe…..secondo di settore
Vedo anche la classifica generale, che mi vede sesto, e qui inizia il panico; non riesco ad addormentarmi, penso ad un sacco di cose, e vengo assalito da un terribile stato d’anzia.
La voglia di divertirmi fino all’ultimo cancella le mie paure, scendo in spiaggia tranquillo e determinato, e con tutta la buona volontà di questo mondo mi sobbarco 9,5 penalità.
Smonto tutto e smetto di sognare; la cosa più brutta è che non riesco a darmi una spiegazione.
Chiudo dodicesimo con 23,5 penalità
Che dire? È stata senza dubbio la competizione della mia vita, contornata da una serie di amici e da parecchia gente a cui voglio un gran bene.
Ringrazio tutti con particolare riferimento a Stefano Sarti e Massimiliano Giacich
Un saluto
Giampaolo Cicchitano Leadercastman
11/07/2011 20:03
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Post: 6.332
Registrato il: 11/09/2007
Città: FRANCOFONTE
Utente Master
Complimenti per la bella esperienza [SM=g27811]



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Non puoi smettere di combattere solo perchè la battaglia si fa sempre piu difficile da sostenere.

22/07/2011 16:06
OFFLINE
Post: 13.705
Registrato il: 31/01/2004
Città: CATANIA
Utente Gold

la nave inizia ad ondeggiare intensamente, e dormire è impossibile; Marco inizia a far viaggi verso il bagno, lanciando un ciclo di produzione per una speciale pastura da utilizzare in gara.


marinai di acqua dolce [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] ..........complimenti per il report per la bella esperienza ed emozione ke ti ha trasmesso questa competizione [SM=g27811]



W L'AMICIZIA E KI LA RISPETTA
DELLA SERIE FACITI BENI E PORCI MA NO ALL'AMICI, QUELLI OGNI TANTO DANNO LE PUGNALATE ALLA SPALLE I PORCI NO[SM=g27830]



27/07/2011 12:17
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Post: 44
Registrato il: 12/07/2011
Città: BIANCAVILLA
Utente
Utente Junior
Bellissimo report lho vissuto cme se fossi stato di presenza complimenti per il determinismo è bello trasmettere positività anche quando le cose non vanno tanto bene.

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Tomas Edison :

Quando, alla fine ho deciso che un risultato vale la pena di essere ottenuto, mi metto a lavoro e provo e riprovo finché non arriva. [SM=g27811]


.:






by Angelo
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