Pesca d'autunno, dagli scogli e a mare calmo

Salve a tutti. Dopo molto tempo, sia per impegni familiari che lavorativi, sono riuscito a ritagliarmi un giorno libero da dedicare totalmente alla pesca. Se decido di andare a pesca infatti lo faccio per una intera giornata solitamente; parto di mattina prestissimo in modo che sono già sul posto alle prime luci dell'alba e me ne vado quando comincia a imbrunire. Sfrutto al massimo la luce (meno ore purtroppo, rispetto all'estate, in autunno-inverno). Vado pure a pesca per qualche ora a volte, ma quando mi è possibile, come dicevo, dedico l'intera giornata al nostro hobby. Dovrei andare a pescare giovedì nella zona del trapanese e vorrei praticare un po' di rockfishing. Le previsioni del meteo danno sole e un po' di nuvole mentre lo stato del mare, se non completamente piatto, dovrebbe essere quasi calmo. La mia domanda era rivolta ai più esperti che si sono trovati in queste condizioni meteo a pescare dagli scogli. L'autunno, come spesso suggeritomi sul forum, può regalare grandi soddisfazioni. Per i saraghi, ad esempio, avrei preferito che ci fosse un po' di mare mosso ma come vi dicevo il mare sarà quasi completamente calmo e difficilmente, almeno credo, abboccheranno questi sparidi. La pesca che voglio praticare è a fondo. Porterò con me le due canne da surfcasting a cui lascerò fare il lavoro più meticoloso, alla ricerca del pesce di taglia (credo che porterò con me del bibi se lo trovo; nel negozio in cui mi rifornisco però solitamente arriva il giovedì stesso quindi questo potrebbe essere un handicap visto che ho intenzione di comperare le esche oggi e partire domani con il buio mentre la maggior parte della città ancora dorme). Voi cosa fareste al posto mio? Il bibi dagli scogli e a mare calmo cosa può attirare? Suggeritemi magari qualche esca alternativa. Porterò con me anche l'immancabile coreano. Voi cosa portereste? Esche fresche? Bigattino anche? Vorrei portare con me anche un cannetta per una pesca più "leggera" e il bigattino potrebbe essermi utile. Un utente tempo fa mi rispondeva che con mare calmo e in condizioni più "estive" potevo provare a insidiare i saraghi più grandi e più svogliati con il verme di Rimini (nel negozio di pesca di cui vi ho già parlato, però, bisogna prenotarlo a inizio settimana e arriva intorno al venerdì, quindi è escluso, purtroppo; ancora non ho avuto occasione di provare questa esca a detta di molti, molto fruttuosa). Illuminatemi, grazie a tutti.

Avevo scritto il post il giorno prima di andare a pesca, pertanto non potevo pretendere di avere risposte imminenti e utili alla mia giornata di pesca . Comunque volevo raccontarvi che ad inizio mattinata il mare era liscio come una tavola, nel pomeriggio si è cominciato a muovere un po' passando da uno stato di totale calma ad uno stato di quasi calmo. Non so se sia stato dovuto al leggerissimo moto ondoso ma proprio nel pomeriggio sono arrivati in un arco di tempo non troppo ampio 3 bei saraghi sul bibi. Non li ho pesati ma erano ad occhio intorno ai 500 gr. tutti e tre. Erano saraghi fasciati. Non ne avevo mai presi di queste dimensioni (su una rivista avevo letto che questi saraghi, il fasciato appunto, hanno una linea di accrescimento molto lenta rispetto agli altri tipi di sarago). Sulla canna "leggera", alternata fra le mie mani e quelle di mio cugino un po' tutto il giorno, sono arrivati un sacco di sciarrani, perchie, viole, pesci considerati, forse una volta, "poveri" e di piccole dimensioni ma che hanno deliziato il nostro palato e quello di mio padre in serata. Pesci poveri? Il giorno dopo, così per curiosare, sono andato a vedere il piccolo mercato del pesce di Isola delle Femmine. Intorno alle 08:30 arrivano un po' tutti i pescatori. Le viole se le facevano pagare come se fossero pesci da re (per una cassettina di 30 cm per 20 circa, alta all'incirca una decina di cm ne volevano 15 euro. Ci saranno state una ventina e non più di viole lì; carissime, poi comunque tendono a scalare un po' se vedono che non vendono). Al mercato di Ballarò, a pochi metri da casa mia, le viole le vendono a 20 euro al kg. Forse mi do alla pesca delle viole e alla vendita imminente del pescato e arricchisciu!
Per la canna leggera ho usato coreano e un'esca che mi hanno venduto, 50 centesimi in più del coreano, 4,50 euro per la precisione, chiamata saltarello tunisino. Sembrano dei piccoli coreani, di consistenza più compatta, atti forse ad ami molto piccoli o su ami grossi forse messi a ciuffo. Mobilissimi. Me ne sapete parlare? Io ho avuto risultati discreti come il coreano normale.

Il saltarello tunisino, è per l'appunto un verme molto simile al coreano, molto più piccolo ma molto vivace.
Questo tipo di vermi attirano i pesci con la loro mobilità in acqua, quindi deve essere innescato intero. Qualcuno non lo infilza dalla bocca, ma da un centimetro sotto la testa, per farlo restare vivo e mobile più a lungo.

Sì willard80, grazie per la pronta risposta; ho letto di come innescare l'esca nel modo migliore (come consigli tu, dicono che il miglior modo per presentare il saltarello tunisino ai pesci e innescarlo poco sotto la testa con un amo piccolo e lasciare un po' di coda libera di muoversi). Avevo con me ami piccoli e non potevo fare altrimenti con questa esca (i vermi sono piccoli e sottili). Al negozio ho chiesto il giorno dopo se potevo innescarli "a grappoli" su ami più grandi e mi hanno detto di sì. Ovviamente però l'amo non può comunque essere troppo grande. Vorrei provarlo su un fondale sabbioso. Vediamo se nel fine settimana riesco ad andare, magari di sera, e vi faccio eventualmente sapere.

Io lo innescherei sempre singolarmente, ma chissà, magari se ne inneschi più di uno "a grappolo" riesci a fare selezione sulla taglia.