Recupero di preda di taglia

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lowcost
00martedì 3 luglio 2007 15:00
Signori mi sono reso conto che il mio recupero differisce da quello di tanti altri pescatori e mi e' sorto il dubbio che faccio bischerate.

In pratica il recupero che molti praticano e' continuo a canna alta e ferma e frizione regolata leggera. Cosi' facendo la maggior parte dei giri non si avvolge nulla tranne quando il pesce molla un po' o ci viene incontro.
Io personalemente recupero muovendo la canna in alto ed in basso a seconda delle fughe del pesce e non giro il mulinello se non quando avverto che il pesce ha allentato facendo seguire il recupero all'abbassare della canna, il pesce lo tiro a me di canna e non di mulinello rialzandola lentamente (per quanto il pesce consente) a mulo fermo.

Faccio male? E' giusto girare a vuoto e fare fare tutto alla frizione? Io ho provato, ma ci sento meno gusto.

A voi
Gio'
Lucianoz
00martedì 3 luglio 2007 17:50
Bisogna vedere innanzi tutto che cosa intendi per prede di taglia.

Se pensi a pesci di oltre 1 kg., il discorso non fa per me...ma per altri più capaci.

Se parli di pesciotti da 3-400-500 grammi, allora ne possiamo parlare.

Personalmente non sono un frizionista, la lascio allentata solo di qualche giro, tanto perchè c'è.

Se abbocca un pesciotto, ritiro con continuità ma non con forza : mi fermo nel ritiro quando dà capocciate o fa molta resistenza, mollo qualche metro lavorando con la canna, e poi ricomincio a ritirare.

Mi urta maledettamente girare a vuoto il mulinello, il pesce lo voglio vedere uscire al più presto dall'acqua, non dopo un'ora.

Mi urta anche maledettamente avere accanto a me un oparo (pescatore di ope) che quando gli abbocca un'opa di 50 grammi la tira piano piano (capirai, altrimenti gli spezza il filo...) con l'aiuto della frizione : scene ridicole, io mi vergogno a guardare.

Io invece tiro come un rimorchiatore e, lo dico con soddisfazione, non ho mai perso un pesce, con questo sistema ho tirato una spigola da 850 grammi e un'altra da 350, oltre a un'infinità di aiole e agugliazze di 65 centimetri.

P.S. : quando sarà che mi abboccano pesci da 1 kg. e mezzo o 2 kg., allora forse cambierò opinione sulla frizione.
M.sisto
00martedì 3 luglio 2007 18:05
Molto dipende dal tipo di pesce, dalla taglia, dal posto e dall'attrezzatura. Un discorso troppo generico non ha senso. A me è capitato di tirare qualche spigoletta da kg a paf che sembravano pesi morti, oppure stelle dalla barca di 500 g. che ti facevano scimunire. Per nn parlare poi del sarago preso tra le rocce, che da capate difficilmente assecondabili senza l'uso corretto della frizione. La frizione è un aiuto che il pescatore ha e se usata correttamente è fondamentale.
lowcost
00martedì 3 luglio 2007 18:11
Dicesi preda di taglia ... relativa
Un pesce di qualunque grammatura in grado di opporre una resistenza tale che rapportata al carico di rottura del calamento necessita l'uso della frizione. Alias un pesce che se provato a tirare a trattore spezzerebbe matematicamente il finale.

Luciano non si parla di aiole o spigole sotto il kilo su finali 0.20-0.30, ma di saraghi e lecce sotto i 500gr su finali 0.09-0.15.

In particolare le mie ultime esperienze con le lecce stella mi hanno fatto sorgere il problema. Tirare a trattore una leccia anche con uno 0.15 resistente ti assicuro che é fuori discussione, perchè alla prima partenza ti spezza il finale.

Gio'
fumo78
00martedì 3 luglio 2007 20:15
Gio,a parere mio,se al tuo modo di recuperare aggiungi una regolazione di frizione regolata al carico di rottura del finale,va piu che bene...il discorso cambia x altre techniche,altre attrezzature ed altre prede...es,la murena la devi recuperare a trattore,il dentice anche(almeno fino a quando lo si stacca dal fondo) ecc...
Lucianoz
00martedì 3 luglio 2007 20:33
Re: Dicesi preda di taglia ... relativa

Scritto da: lowcost 03/07/2007 18.11
...Luciano non si parla di aiole o spigole sotto il kilo su finali 0.20-0.30, ma di saraghi e lecce sotto i 500gr su finali 0.09-0.15...



Giò, non capisco una cosa ( e mi perdonerai se dico l'ennesima bischerata ) : ma è proprio necessario che tu peschi con quei diametri?

Se li alzi un pò a uno 0,20-0,22 in un bel fluorocarbon, che cosa succede?

Credi che il pesce nota la differenza?

mimmop67
00martedì 3 luglio 2007 21:18
allora ....innanzi tutto quando si recupere qualsiasi tipo di pesce (piccolo o grande non fà nessuna differenza) e il mulo sfriziona e molto controproducente continuare il recupero girando la manovella del mulo....così facendo non si fà altro che attorcigliare il filo sul suo asse con la conclusione che al prox lancio si imparrucca il tutto.... [SM=g27830]

la procedura corretta (in linea di massima) è lasciare la frizione appena al di sotto del carico di rottura....appena parte si prende la canna e si tiene alta a simulare una leggera trattenuta...da adesso in poi se il pesce cede, si incomincia pian piano a chidere la frizione (non tutta in una volta) si incomincia a pompare la canna su e giù (nella fase di abbassamento della canna si cerca di recuperare qualche metro)...se il pesce non cede (farlo stancare giocando di frizione) cercare di tenere la frizione sempre al limite e approfittare per il recupero di qualche metro, nei momenti di stanca del pesce, nella maniera descritta sopra.....mai girare la manovella quando il mulo sfriziona [SM=g27830]

giò a mio modo di vedere tu fai tutto nel modo giusto...solo che quando ci sono sfuriate corpose devi cercare di stancarlo anche di frizione... [SM=g27811]

[Modificato da mimmop67 03/07/2007 21.24]

HUSKY99
00martedì 3 luglio 2007 21:23
Re:

Scritto da: mimmop67 03/07/2007 21.18
allora ....innanzi tutto quando si recupere qualsiasi tipo di pesce (piccolo o grande non fà nessuna differenza) e il mulo sfriziona e molto controproducente continuare il recupero girando la manovella del mulo....così facendo non si fà altro che contorcere il filo sul suo asse con la conclusione che al prox lancio si imparrucca il tutto.... [SM=g27830]

la procedura corretta (in linea di massima) è lasciare la frizione appena al di sotto del carico di rottura....appena parte si prende la canna e si tiene alta a simulare una leggera trattenuta...da adesso in poi se il pesce cede, si incomincia pian piano a chidere la frizione (non tutta in una volta) si incomincia a pompare la canna su e giù (nella fase di abbassamento della canna si cerca di recuperare qualche metro)...se il pesce non cede cercare di tenere la frizione sempre al limite e approfittare per il recupero di qualche metro nei momenti di stanca del pesce nella maniera descritta sopra.....mai girare la manovella quando il mulo sfriziona [SM=g27830]



Quoto!
lowcost
00martedì 3 luglio 2007 23:19
Re:

Scritto da: mimmop67 03/07/2007 21.18
allora ....innanzi tutto quando si recupere qualsiasi tipo di pesce (piccolo o grande non fà nessuna differenza) e il mulo sfriziona e molto controproducente continuare il recupero girando la manovella del mulo....così facendo non si fà altro che attorcigliare il filo sul suo asse con la conclusione che al prox lancio si imparrucca il tutto.... [SM=g27830]

la procedura corretta (in linea di massima) è lasciare la frizione appena al di sotto del carico di rottura....appena parte si prende la canna e si tiene alta a simulare una leggera trattenuta...da adesso in poi se il pesce cede, si incomincia pian piano a chidere la frizione (non tutta in una volta) si incomincia a pompare la canna su e giù (nella fase di abbassamento della canna si cerca di recuperare qualche metro)...se il pesce non cede (farlo stancare giocando di frizione) cercare di tenere la frizione sempre al limite e approfittare per il recupero di qualche metro, nei momenti di stanca del pesce, nella maniera descritta sopra.....mai girare la manovella quando il mulo sfriziona [SM=g27830]

giò a mio modo di vedere tu fai tutto nel modo giusto...solo che quando ci sono sfuriate corpose devi cercare di stancarlo anche di frizione... [SM=g27811]

[Modificato da mimmop67 03/07/2007 21.24]




Si Mimmo la frizione é ovviamente regolata, se il pesce da capate o fughe canna alta a mulo fermo e lascio sfrizionare a suo piacere, quando si stanca si ricomincia.
Leggermente diverso il discorso per i saraghi in spot rocciosi o tra le casce dei moli li si trata di perderlo subito "forse" o di perderlo "sicuro" dopo, frizione semi-chiusa, polso morbido e dita incrociate.

Gio'
lowcost
00martedì 3 luglio 2007 23:32
Re: Re: Dicesi preda di taglia ... relativa

Scritto da: Lucianoz 03/07/2007 20.33


Giò, non capisco una cosa ( e mi perdonerai se dico l'ennesima bischerata ) : ma è proprio necessario che tu peschi con quei diametri?

Se li alzi un pò a uno 0,20-0,22 in un bel fluorocarbon, che cosa succede?

Credi che il pesce nota la differenza?




Per i saraghi uso uno 0.13-0.15 fluorocarbon perchè li pesco principalmente con le prime o ultime luci (non vado quasi mai di notte) ed in acque poco mosse e poco torbide. Già il 15 gli va storto andare sopra non credo che sia il caso.

Per le occhiate mai sopra il 13 FC o non se ne prende manco una, almeno dalle nostre parti e' cosi'.

Per le lecce sinceramente non ho provato, uso lo 0.15 fluorocarbon perche' é quello che mi ritrovo. Potrei mettere anche il Falcon Prestige 0.22 che uso per la PAF anche se su laccioli lunghi (1,5-2mt) il falcon mi si arriccia spesso, per le lecce uso 3mt di 0.15 non so come si potrebbe comportare il suddetto filo. Mi riprometto di provarci, poi ti faccio sapere.

Vediamo anche gli altri che ne pensano.
Gio'
Lucianoz
00martedì 3 luglio 2007 23:43
Sei stato chiarissimo, come sempre.

Però non mi torna una cosa : se il fluorocarbon è un filo diciamo così invisibile nell'acqua per le sue qualità di rifrazione della luce, dovrebbe essere invisibile indipendentemente dalla sezione.

Cioè, non vedo l'utilità di usarlo nelle sezioni minime, tanto vale usare un filo comune.

Io ho pescato qualche volta con lo 0,12 smart exel, cioè comune, ma è davvero un capello, non credo che i pesci siano messi in allarme da un filino di quel genere, figuriamoci poi lo 0,09.

Vorrei capire meglio non perchè voglio fare la pesca che fai te, ma solo per curiosità e per saperne di più.

Grazie se mi vorrai dare qualche chiarimento.
galleggiante
00mercoledì 4 luglio 2007 02:16
Anke x me il tuo metodo è giusto...bisogna pompare in qsti casi e la friz deve essere regolata in modo da nn superare il carico di rottura, anke se x giusta regola si dovrebbe regolare ancora meno, ma in qsti casi sarebbe controproducente...calcolate ke a traina la frizione va regolata a 25% - 30%
ziucozzu
00mercoledì 4 luglio 2007 07:50
la frizione come ti hanno gia detto,va regolato al di sotto del carico di rottura,in caso di abboccata e del tipo di pesce,assecondalo mentre lo tiri,e quando ti richiede filo tienilo sempre in tiro,sempre senza far girare il mulo mentre scorre la frizione, come dice il buon mimmo,si attorciglia...... [SM=g27811]
mimmop67
00mercoledì 4 luglio 2007 08:18
Re: Re:

Scritto da: lowcost 03/07/2007 23.19


Si Mimmo la frizione é ovviamente regolata, se il pesce da capate o fughe canna alta a mulo fermo e lascio sfrizionare a suo piacere, quando si stanca si ricomincia.
Leggermente diverso il discorso per i saraghi in spot rocciosi o tra le casce dei moli li si trata di perderlo subito "forse" o di perderlo "sicuro" dopo, frizione semi-chiusa, polso morbido e dita incrociate.

Gio'



giò infatti ho messo che la procedura è in linea di massima....proprio perchè a volte è necessario avere molta sensibilità sull'uso e sulla giusta tecnica da utilizzare ad uopo... [SM=g27811]
lowcost
00mercoledì 4 luglio 2007 10:01
Re:

Scritto da: Lucianoz 03/07/2007 23.43
Sei stato chiarissimo, come sempre.

Però non mi torna una cosa : se il fluorocarbon è un filo diciamo così invisibile nell'acqua per le sue qualità di rifrazione della luce, dovrebbe essere invisibile indipendentemente dalla sezione.

Cioè, non vedo l'utilità di usarlo nelle sezioni minime, tanto vale usare un filo comune.

Io ho pescato qualche volta con lo 0,12 smart exel, cioè comune, ma è davvero un capello, non credo che i pesci siano messi in allarme da un filino di quel genere, figuriamoci poi lo 0,09.

Vorrei capire meglio non perchè voglio fare la pesca che fai te, ma solo per curiosità e per saperne di più.

Grazie se mi vorrai dare qualche chiarimento.



Luciano la pesca é una somma di errori personali e comportamenti emulativi. In un certo senso é molto "primitiva" come attività e per questo mi piace. Di solito si prova qualcosa se funziona la si ripete se non funziona la si abbandona (a volte troppo prematuramente senza tenere conto del fattore casualità che nella pesca é dominante a mio avviso).

I pesci sanno solo loro quel che vedono o non vedono in acqua e sanno anche quando vedono, ma decidono "chi se ne frega" e mangiano lo stesso, solo che non ce lo vengono mica a dire ne a noi ne ai produttori di fili.

Venendo al dunque si parla di percentuale di catture uno 0.12 non FC cattura meno di un 0.15 FC ma forse più di uno 0.20 FC, li oltre all'invisibilità si introduce anche il discorso della presentazione dell'esca. Per propria natura i FC sono fili rigidi solo le sezioni minime risultano morbide e naturali nel presentare l'esca in acqua uno, 0.20 potrebbe peccare in questo. In ogni caso non esistono fili invisibili: più grosso e più si vede "end of story".

Poi ci sono le esperienze. La mia esperienza mi insegna che a parità di sezione le occhiate preferiscono l'Asso di Cuori al Falcon HC solo che te lo rompono con frequenza doppia in quanto il carico dell'asso é circa il 60% di quello del Falcon (uno 0.09 tira realmente quanto l'asso 0.13). Il Riverge gli piace almeno quanto l'asso, ma tira tanto quanto e costa molto di piu', ergo non conviene a mio avviso. Di altro ho provato il Lion FC 100% filo onesto, costa quanto l'asso, si ingarbuglia un po' meno ,cattura un po' meno, tira un pelino di piu'; in sunto : si puo' comprare se non si trova altro.

Le conclusioni che ho tratto finora:
- ad occhiate medie < 200gr (ed a Riposto ormai ci sono quasi solo quelle) Asso 0.13 e vai tranquillo, ma se becchi per sbaglio un sarago preparati a lasciarlo a mare
- ad occhiate di taglia > 200gr metterei il Falcon HC 0.13 ne prendi qualcuna in meno, ma quella che becchi se non si slama arriva nel secchio (il problema che costa di più e va quindi usato dove necessita)
- per saraghi che si curano meno del filo si puo' salire in sezione e per stare tranquilli io userei il Falcon HC dovendo schiodare il pesciotto dal fondo per evitare che si intani meglio stare tranquilli
- per altri pesci ho poca esperienza (a parte le ope che mangiano anche sul trave dei consi) quindi non metto lingua uso fili sottili ed in FC perche ho quelli nella cassetta e perchè con altri pesci funzionano, ma magari non sono necessari chissà. Prego gli altri di presentare le loro esperienze a riguardo, ma visto che siamo out of topic apro un nuovo post a riguardo.

Gio'
cionara
00mercoledì 4 luglio 2007 12:32
per i diametri dei finali devi tenere anche conto della misura dell'amo perche non puoi legare un amo del 22con lo 0,20devi perforza usare dal 0,10 a scendere poi devi tenere conto delle condizioni e il colore dell'acqua ed ai pesci se sono in frenesia anche col 0,20 e amo del 10 mangiano non curandosi di nulla ma se cominci col 0,12 li vedi che girano vanno su quello che pasturi senza problemi ma non mangiano quello innescato che fai scendi di diametro di finale 0,10 lo stesso 0,08 (sempre canna permettendolo)cominci a sentirli ci sarà un motivo [SM=g27828]
Lucianoz
00mercoledì 4 luglio 2007 12:44
Re: Re:

Scritto da: lowcost 04/07/2007 10.01
... ma visto che siamo out of topic apro un nuovo post a riguardo...



Va bene, vediamo di sviluppare una bella discussione.
Olimpion
00mercoledì 4 luglio 2007 14:46
Io sono daccordo con lowcost sui diametri del filo!

Per quanto riguarda il gioco di frizione è utilissimo a seconda del pesce.

Come hanno detto prima se devi tirar sù una murena o un dentice non puoi subito giocare di frizione, se no quello si infila in tana e sono cazzi! Certo la frizione ha più utilità con occhiate e pesci di media dimensione perchè usando fili di diametri abbastanza sottili non si può rischiare di tirare su il pesce quando ha ancora tutte le forze perchè con molta probabilità te lo rompe, allora interviene la frizione che come per magia fà stancare il pesce (ovviamente il pescatore ha il compito di governarla) in modo che il pesce può essere tirato fuori con sicurazza.

La frizione è anche utilissima quando si è in cerca di pesci forti, cioè di pesci che a prima toccata ti piegano la canna, quì è anche fondamentale saperla usare!

Comunque hai ragione questa sarà una bella discussione [SM=g27822]
daniele.m18@virgilio.it
00giovedì 5 luglio 2007 12:55
Ogni combattimento e' diverso, dipende molto dalla situazione!
A volte si è costretti a forzare un po', altre invece ci si puo' divertire a farli morire da soli!
Ad ogni modo il recupero e' come il lancio...SOGGETTIVO!
Olimpion
00giovedì 5 luglio 2007 13:57
certo anche questo è un valido motivo! [SM=g27811]
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