Valutazione delle dimensioni dell'onda e dello stato del mare

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IL_GRANDE
00venerdì 8 maggio 2009 15:31
date una occhiata qui.

www.nautica.it/meteo/tempo/maresti.htm

interessante.
tipodaspiaggia
00venerdì 8 maggio 2009 16:57
sono alutazioni interessanti per chi naviga..IMO..
potrebbero essere adattate alla pesca da spiaggia ma a fronte di grandi sacrifici mentali...

IMO la valutazione dell'intensità del vento che genera la mareggiata e la sua direzione, i gap tra una acme di marea e l'altro...la e l'energia del litorale..sono gli elementi base su cui poter fare ogni valutazione.

è bella l'ultima parte quella relativa all'onda di acqua bassa..peccato che, giustamente, non l'abbiano approfondita a dovere.
IL_GRANDE
00venerdì 8 maggio 2009 21:47
Re:
[SM=g27823]
tipodaspiaggia, 08/05/2009 16.57:


è bella l'ultima parte quella relativa all'onda di acqua bassa..peccato che, giustamente, non l'abbiano approfondita a dovere.


infatti per quello che l'ho messo per di +.
in ogni caso leggere qualcosa si interessante non fa mail male.

CrazyAngler
00martedì 12 maggio 2009 00:28
E' sempre interessante lo studio delle correnti e delle dinamiche idrauliche.
Personalmente lo ritengo un fenomeno interessantissimo nonchè utilissimo all'interpretazione di una battuta.

Bisogna però approfondire e non poco i concetti.
La tabella riportata nel link mostra l'altezza d'onda media e periodo in base a durata ed intensità del vento all'interno della Fetch zone.

Nel caso di onde propagate (oltre la Fetch zone) all'arrivo sulla costa (acque basse), il discorso è ben più complesso.
Il concetto espresso che indica i primi segni di instabilità e conseguente rottura (breaking) di un'onda sono giustamente da rapportare alla profondità del fondale, ma è doveroso precisare che ogni tratto di costa è differente dall'altro per morfologia e batimetrie.
Di conseguenza una regola universale non esiste e ogni mareggiata produce effetti diversi da quelli precedenti.
Bisognerebbe introdurre concetti come " rifrazione " (capacità delle onde di disporsi parallele alla costa) e " riflessione "(reazione in presenza di ostacoli).
il discorso è ampio ed interessante..
Si potrebbe aprire un topic apposito...

Saluti
tipodaspiaggia
00mercoledì 13 maggio 2009 09:53
Re:
CrazyAngler, 12/05/2009 0.28:

E' sempre interessante lo studio delle correnti e delle dinamiche idrauliche.
Personalmente lo ritengo un fenomeno interessantissimo nonchè utilissimo all'interpretazione di una battuta.

Bisogna però approfondire e non poco i concetti.
La tabella riportata nel link mostra l'altezza d'onda media e periodo in base a durata ed intensità del vento all'interno della Fetch zone.

Nel caso di onde propagate (oltre la Fetch zone) all'arrivo sulla costa (acque basse), il discorso è ben più complesso.
Il concetto espresso che indica i primi segni di instabilità e conseguente rottura (breaking) di un'onda sono giustamente da rapportare alla profondità del fondale, ma è doveroso precisare che ogni tratto di costa è differente dall'altro per morfologia e batimetrie.
Di conseguenza una regola universale non esiste e ogni mareggiata produce effetti diversi da quelli precedenti.
Bisognerebbe introdurre concetti come " rifrazione " (capacità delle onde di disporsi parallele alla costa) e " riflessione "(reazione in presenza di ostacoli).il discorso è ampio ed interessante..
Si potrebbe aprire un topic apposito...

Saluti



bhè...apriamolo... [SM=g27828]


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