Sono stato a pescare a rock fishing a Sferracavallo (Palermo) sia mercoledì che oggi, venerdì. Mercoledì ho pescato dalle 11:00 alle 16:00 (poi ha cominciato a piovere e sono dovuto andare via, se no rimanevo fino alle 17:00 almeno, quando comincia davvero a fare buio); oggi invece ho pescato dalle 14:00 alle 16:45.
Mercoledì: il mare era poco mosso. Ho usato, come esche, coreano, sarda, paguri congelati (quelli piccoli che si trovano dentro le conchiglie dei murici). Tranne qualche piccolo pesce (perchie e sciarrani, tutti rilasciati) non ha abboccato nulla di serio.
Venerdì (oggi): il mare era molto mosso. Ho usato gamberetti freschi e sarda. Solo 2 piccole murene, entrambe rilasciate, che hanno abboccato sul gambero.
In particolare, oggi, sembrava che ci fosse davvero un bel mare schiumoso, ed erano pertanto i saraghi il mio obiettivo. Ma nulla. Chissà quali sono state le cause per cui non si è visto quasi nulla (un tizio non lontano da me, pescando con la canna da punta, ha tirato fuori qualche piccolo saraghetto, ma nulla di speciale). I cimini delle mie canne sono stati quasi totalmente fermi. Eppure, per esperienza personale, dagli scogli le prede non sono mai mancate (spesso piccole, sì, ma qualcuna decente è uscita sempre). Dalla spiaggia, invece, con fondale sabbioso mi sono capitate spesso queste giornate sterili. Ho visto adesso le maree di questi giorni, la luna di questi giorni, ma forse sto cercando una spiegazione che non c'è. La pesca non è una scienza, ci sono giornate in cui il pesce non gira proprio, e non sapremo mai il perché. Forse oggi stava montando la mareggiata, domani infatti il mare è ancora più mosso. Forse se andrò dietro alla prossima scaduta tirerò fuori qualche bella preda...forse...
[Modificato da Gianlucamare 17/12/2016 07:03]
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.