nello cataudo, 29/01/2009 10.43:
Mi spiego meglio:
Monto in bobina un filo diretto senza SL per pescare sul misto. Da esso faccio dipartire un trave dello stesso diametro, o attacco direttamente una girella tripla.
Come filo per il piombo e come terminale per l’amo utilizzo dei fili con carico di rottura inferiore, così in caso di arroccamento di uno di questi, perdo soltanto la parte che mi si è incagliata, e non tutto il trave al completo.
Con lo 0.40 che avevo in bobina (carico di rottura 10,0-12,0 Kg) dovevo usare per le diramazioni secondarie un Ø0,35 (carico di rottura 8,0-9,0 kg, citando sempre il parco di monofili che ho a casa). Con questi valori di resistenza un piombo da 150gr non riesci certo a “spararlo come vorresti. Se a ciò aggiungiamo che stai lanciando nel frattempo anche un’esca voluminosa...
E’ vero che l’arroccamento dell’amo si può evitando flotterando l’esca, ma quello che mi sa di pugnalata alle spalle è quando hai un pesce in canna e ti si arrocca il piombo a pochi metri da riva.
bhè...ci sono tante soluzioni...
innanztutto se la preoccupazione è quella di favorire la perdita del piombo in caso di arroccamento..non puoi sparare il piombo fuori...e ti devi accontentare di ciò che passa il governo..
in pratica...se adesso che hai il 45 alzi il tiro con lo spezzone di sotto...succede che se arrocchi non ti riesce di rompere facilmente....quindi tanto valeva mantenere il 40 diretto e utilizzare altre soluzioni come il pulley-rig...o lift..o ascensore...che dir si voglia...che ti risolve sia il problema di incaglio dell'amo che quello del piombo se, eventualmente, hai la predas in canna...
a questo aggiungi una gaffa aperta con il piombo legato allo 0.25...e hai il massimo della disucrzza potendo anche "sparare" l'esca..
l'invidia è l'unica potenza degli impotenti.
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