Allora giunge al Prontosocorso in condizioni veramente pietose..
Non funziona il cicalino...mi dice il proprietario..la verità è che sto rotante non ha mai visto nulla che si possa avvicinare al concetto di manutenzione minima..
il Dott. House, quindi...decide per una soluzione per gradi dei ptoblemi..
PROBLEMA 1...
IL SALE ATTACCATO OVUNQUE..
il primo pensiero del Dott. House..guardando il mulinello è:
se il 525 x.tra mag è in commercio da circa 8 anni...questo appartiene alla prima serie e non è stato mai lavato.
sale ovunque...distribuito con una dovizia di precisione da lasciare sbigottiti.
i primi segni dell'aggressione si notano nelle placche in metallo che tengono fermi i carter.
quindi, urge un intervento molto deciso.
il rotante viene smontato pezzo per pezzo e le sue parti principali (telaio, carter, manovella, registro meccanico, stella frizione) vengono immerse nell'anticalcare industriale concentrato.
dopo 24 ore, tirato fuori il telaio per controllare, il sale colava a mò di budino.
Una rapida lavata sotto acqua corrente e reimmersione di tutti i pezzi nello stesso prodotto (nuovo e pulito ovviamente) diluito con acqua calda.
alla fine, dopo altre 24 ore, i pezzi richiedevano soltanto di esser con spazzolino da denti e svelto per eliminare i residui ammorbiditi ma ancora aggrappati al metallo e tutto riprendeva un colorito "cristiano".
PROBLEMA 2...LA MECCANICA GIRAVA A SECCO.
All'interno non esisteva più alcun idea della lubrificazione ma il tutto era intriso da un'emulsione di grasso, acqua, sale e sabbia...estremamente dannosa.
gli ingranaggi presentavano macchie di ossido annerite, che lasciavano il dott House molto perplesso circa la loro eliminazione.
si inizia con un lavaggio rapido in petrolio bianco, successiva immersione nella soluzione anticalcare, e funziona.
i pezzi, successivamente abbondantemente risciacquati e lavati con acqua e svelto, riprendono il loro iniziale splendore e scompaiono anche buona parte delle macchie sintomo dell'aggressione del sale.
quelle più tenaci, verranno spazzolate delicatamente con un dremmel, una spazzola in nylon e la pasta abrasiva.
ovviamente, tutta la componentistica meccanica viene sottoposto al medesimo trattamento, ad esclusione del pacco frizione inserito nell'ingranaggio principale.
questo viene delicatamente rimosso dal suo alloggio e, dopo una leggera pulitura dei dischi in acciaio con una pezzuolaqa imbevuta di benzina bianca, posto sotto una cupola di vetro, in attesa di essere rimontato.
PROBLEMA 3...il cicalino non funziona più.
il Dott. Huose, notoriamente incline a turpiloqui...pensa..
"Bella minchia che non funziona...ha girato per tutto questo tempo senza un minimo di grasso, il dentello si è appiattito e la dentellatura del pezzo in teflon si è macinata per almeno mezzo mm."
La soluzione arriva improvvisa durante una notte insonne per cattiva digestione(quella sera il Dott. House si era concesso una cena frugale..a base di pecorino stagionato, pomodori secchi, olive, peperoni arrosto..ecc..ecc... ma era convinto che la colpa della cattiva digestione fosse da attribuire ad un pacchetto di creaker mangiato nel pomeriggio che gli era rimasto sullo stomaco)..
presa una mangiata di bicarbonato...e giunto finalmente il liberatorio rutto...arriva la soluzione per il cicalino.
bisogna operare, d'urgenza e senza anestesia.
mano a dremmel cn sega metallica circolare, si taglia il dentello esattamente a cnetro, creando una fessura profonda.
quindi, si innesta al suo interno una lamella in acciaio presa da una lametta per la barba.
il tutto si blocca con abbondante colla cianoacrilata (il dott. house si schifa a chimarlA ATTACK)..si aspetta che asciughi, si rifila il tutto con una piccola mola montata sul dremmel, si mette un pò di grasso e e si prova.
FUNZIONA A MERAVIGLIA e il cicalino cicala anche meglio di quello originale.
I CUSCINETTI.
Mai e poi mai il Dott. GHouse avrebbe pensato di trovarsi di fronte uan coppia di cuscinetti ridotti in quella maniera.
hanno preteso lo smontaggio totale dei paraoli; voluto 7 bagni in diluenti e affini, nonchè una passata nellla lavatrice a ultrasuoni.
alla fine, hanno deciso di smaltire tutta la sporcizia che impediva loro di girare.
una goccia di 10/40 (scelto per avere una lubrificaizone durevole) e rimontati paraoli e fermi, hanno completato l'operazione.
in conclusione..
Morale della favola...
sto 525 è stato ripreso per i capelli...un inverno in quelle ocndizioni e non sarebbe stato buono nemmeno per il banco dei ricambi...
però ne è valsa la pena...
la macchina interna è spettacolare...non esiste plastica...tutto acciaio e bronzo tagliato a freddo, di dimensioni imponenti.
l'ingrnaggio di coppia per la rotazione della bobina fa impressione....
è tutto in acciaio.
è pesante, mastino..duro...pregevolmente tornito...
a confronto quello del 6500 Abu sembra fatto agli stabilimenti della Chicco..(e infatti si sgrana n.d.r.)..
il pacco frizione è esaltante.
dimenticatevi i dichschetti in cartoncino e sottili come l'ostia.
questo è spesso, robusto, in carbonio e tramato in maniera tale da renderlo indistruttibile.
i controdisci sono impressionanti.
l'acciaio è di primissima qualità (non voglio esagerare ma forse si tratta del 316 L, classico delle casse per gli orologi).
il sale ha un'azione aggressiva su tutto...
ebbene...tutto tranne il pacco frizione era stato aggredito..
nessuna macchia, nessun tarlo, nessuna sporcizia.
quasi che gli agenti corrosivi si fossero impauriti ad aggredirlo.
ave atque vale signori miei...
l'invidia è l'unica potenza degli impotenti.
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