Come discusso sul forum già nei giorni precedenti, decidiamo di sfruttare una ipotetica scaduta prevista per lunedì 28.
Io e Nello partiamo subito dopo pranzo, e ci dirigiamo in una spiaggia del ragusano, dove ci attende Nicola Romano. Purtroppo Giò (Lowcost) non ha potuto far parte della spedizione, avendo la macchina dal carrozziere si è ritrovato appiedato e credo abbastanza rammaricato.
Fin dal giorno prima e nella mattinata di lunedì, si è cercato di organizzarsi al meglio, soprattutto per quanto riguarda l’esca, visto che a causa delle festività dei giorni precedenti, nei negozi c’era scarsa disponibilità. Nonostante tutto, Nicola riesce a trovare in pescheria delle seppioline e dei calamaretti spettacolari, qualche seppia da innescare a striscioline e qualche pesce da trancio, oltre a qualche pacco di americano che aveva conservato nei giorni precedenti. Io porto il cannolicchio che avevo congelato e Nello la sarda, in più riusciamo a trovare in un negozio delle scatole di bibi, che acquista anche Nicola. A questo punto, il problema dell’esca è stato risolto alla grande!
Arrivati nello spot prestabilito, troviamo un mare spettacolare, ma un vento di ponente troppo forte, che non ci avrebbe fatto pescare.
Un po delusi, decidiamo di ispezionare altri spots, e alla fine decidiamo di fermarci in una pocket non molto distante, abbastanza riparata dal vento e grande quanto basta per ospitare noi tre.
Iniziamo a pescare con un vento fastidioso, ma non freddo, che ci consente di stare in pesca con le piramidi da 150 g e in alcuni punti con quelle da 175 g.
Tra una chiacchiera e un’altra, dopo più di un ora, decidiamo di controllare le canne, e facciamo tripletta. Io e Nicola troviamo due saraghetti sui 100 g, abboccatti rispettivamente su un cannolicchio di oltre 10 cm e su una seppiolina, e Nello trova una aiola micro sul bibi.
Dopo aver rilasciato i pesciolini, il vento è calato quasi improvvisamente, rendendo la situazione molto più tranquilla, ideale per pescare. Ed infatti, mentre parlavamo del più e del meno, una canna di Nicola, messa a circa 40 metri da noi, si flette in maniera decisa, e inizia a vibrare in maniera inconfondibile, da sarago. Ferrata e strike, sembra bello grosso, ed infatti esce un bel sarago da mezzo chilo.
La cosa ci fa ben sperare, il vento si è calmato, il mare è rimasto forte al punto giusto, insomma, i presupposti ci sono tutti. E invece, non accade più nulla, o quasi.
Tra un rinforzo del vento, una volta da ponente, una volta da libeccio, e qualche tregua di qualche minuto, il tempo passa e le canne restano immobili.
Nicola si insospettisce, e lancia a mare un bel trancio sgallato, pensando che l’assenza di pesci sia dovuta alla presenza dei serra, ma anche il trancio non ha successo.
Verso la fine, in un momento di tregua del vento, una mia canna con un innesco misto di cannolicchio in alto e bibi in basso (vicino all’amo), sussulta in maniera decisa, ferro e sento un paio di testate potenti, ma dopo qualche giro di manovella capisco che non c’è.
Il bibi posiziano alla fine era intatto, mentre il cannolicchio più in alto era stato in parte strappato, peccato.
Come sempre la compagnia di Nicola è stata piacevolissima, e anche se non ci sono state le catture sperate è stata ugualmente una bella serata, da ripetere quanto pirma.
[Modificato da willard80 30/12/2009 17:28]
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Non puoi smettere di combattere solo perchè la battaglia si fa sempre piu difficile da sostenere.