Salve a tutti. Questa estate ho portato con me le bobine con la lenza madre più sottile rispetto a quelle invernali. Mi sono trovato pertanto a dovere collegare uno shock leader alla lenza più sottile. L'anno scorso ero solito fare il nodo albright (a proposito, c'è differenza tra "albright" e "albright special", o sono la stessa cosa?) ma non avendo ancora molta dimestichezza e manulalità con i nodi perdevo molto tempo nell'eseguirlo. Mi hanno detto inoltre che è sempre la lenza più piccola ad avvolgersi su quella più grande dove si fa il classico occhiello per eseguire l'albright. Giusto? Questa estate osservando un signore in un negozio da pesca ho scoperto e provato poi a fare, per velocità e semplicità di esecuzione, un "double uni" (mi dite anche quanti avvolgimenti minimi bisogna fare nel caso lo faceste pure voi? Si fanno uguali per tutte e due le lenze di diverso spessore?) ma mi sono accorto che quando mi è capitato di arroccare, spesso, il nodo cede se faccio trazioni più o meno forti. E' un nodo di poca tenuta? Mi consigliate pertanto di fare sempre l'albright? Ho letto che quest'ultimo, se fatto bene, ha una tenuta incredibile. Volevo chiedervi anche a cosa serve l'eventuale goccia di colla attak che alcuni mettono sui nodi. E' solo per una maggiore tenuta? Serve a preservare di un po' l'abrasione del nodo quando scorre negli occhielli della canna? Ho letto anche che l'attak può provocare una sorta di reazione chimica con alcuni materiali (effettivamente una volta mi capitò di incollare una ciabatta da mare con l'attak e la parte in cui la misi diventò molto calda); su un altro forum ho letto che tende a "vetrificare" la parte di filo in cui si mette. Ma a che serve? Insomma, c'è molta confusione, vorrei sapere l'utilità dell'uso della colla sui nodi. Grazie.
- Mare.
Azzurro,
di infiniti orizzonti riempi i miei occhi
che dell'acqua tua hanno sempre sete;
mi concedi i tuoi abbracci e i tuoi respiri,
dolcemente mi avvolgi e mi accarezzi.
Sei come i miei sogni, sterminati spazi,
in cui si perde la mente e tutto il resto tace. (Gianluca Albeggiani).
- Ho provato ad essere uno qualunque, ma non ci sono riuscito.
(Gianluca Albeggiani).
- Paternoster, che sei nei mari, siano santificati i tuoi ami, venga il tuo segno, sia fatta la tua volontà come in spiaggia così in scogli. Dacci oggi il nostro pesce quotidiano, e metti orate nei nostri "cati" come noi faremmo senza i pescatori. E non ci indurre in delusione e liberaci dal cappotto, amen.